Vulvodinia - Graziottin
Vulvodinia
Xagena Newsletter
Xagena Mappa

Ruolo del gene TFEB nel processo neoplastico


Tutto ha avuto inizio dalla ricerca sul gene TFEB, detto anche spazzino molecolare per il suo coinvolgimento nei processi di smaltimento delle sostanze tossiche nei lisosomi, organelli cellulari deputati principalmente a questa funzione.

A identificare e descrivere le attività di questo gene è stato alcuni anni fa il gruppo di ricerca guidato da Andrea Ballabio, direttore dell’istituto Telethon di Genetica e Medicina ( TIGEM ).
La scoperta pubblicata su Science nel 2009, nasceva dagli studi di Ballabio sulle malattie genetiche rare caratterizzate proprio da processi di accumulo patologico nei lisosomi.

TFEB è definito master gene, e svolge un ruolo centrale in un sofisticato sistema di pulizia intracellulare.

Diversi studi, effettuati negli ultimi anni, hanno mostrato che i meccanismi di smaltimento delle sostanze tossiche sono profondamente collegati anche allo sviluppo di patologie molto diffuse come le malattie neurodegenerative.

Una recente ricerca di Andrea Ballabio, pubblicata su Science, ha descritto il coinvolgimento di TFEB nella crescita tumorale.
Il gene è risultato coinvolto nell’attivazione di un processo tramite il quale i lisosomi estraggono energia dalle sostanze di scarto prima di eliminarle definitivamente.
In condizioni normali questa via metabolica è per lo più silente e viene attivata solo nei momenti in cui l’organismo non utilizza i processi metabolici principali per la produzione di energia.

I ricercatori del TIGEM hanno scoperto che se il sistema di regolazione anti-spreco controllato dal TFEB rimane sempre acceso, le cellule iniziano a proliferare in modo indiscriminato.
Bloccando l’azione del TFEB in modelli di laboratorio si blocca anche la crescita tumorale.

Gli studi sul gene TFEB hanno mostrato come le malattie genetiche rare possano costituire una sorta di modello sperimentale semplificato spesso utile anche allo studio delle patologie più complesse.
In particolare, studiando le malattie monogeniche, cioè quelle determinate dall’alterazione di un singolo gene, si ha la possibilità di isolare un singolo processo e, successivamente, applicare le conclusioni così ottenute alla comprensione di malattie più comuni nelle quali quel processo è collegato a una complessa rete di vie metaboliche. ( Xagena2017 )

Fonte: TIGEM, 2017

Endo2017 Onco2017 Med2017



Indietro