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Aggiornamento in Medicina
I pazienti oncologici muoiono raramente a causa del tumore primario, ma piuttosto a causa delle metastasi, anche dopo un riuscito intervento chirurgico per un tumore, questo perché all’inizio della malattia le cellule tumorali a volte diffondono in altre parti del corpo, quando il tumore è ancora molto piccolo e potrebbe non essere ancora stato scoperto.
Le cellule tumorali si staccano dalla matrice extracellulare e migrano nei vasi linfatici o nei vasi sanguigni, vicini, che li trasportano in nuovi tessuti, dove si depositano e proliferano.
La comprensione dei meccanismi molecolari delle metastasi è quindi un elemento chiave nella lotta contro il cancro.
Più di dieci anni fa, ricercatori del Centro di ricerca sperimentale e clinica ( ECRC ) avevano scoperto che il gene MACC1 era associato al processo metastatico.
Il Centro ECRC appartiene al Max Delbrück Center for Molecular Medicine dell’Helmholtz Association ( MDC ) e della Charité - Universitätsmedizin di Berlino.
Le cellule tumorali quando esprimono il gene MACC1, migliorano la propria capacità di proliferare, di migrare e di invadere altri tessuti.
Il ruolo di MACC1 come fattore chiave e biomarcatore della crescita tumorale e delle metastasi, non solo nel tumore del colon-retto, ma in più di venti tumori solidi come il tumore gastrico, epatico e mammario, è stato da allora studiato da molti altri ricercatori in tutto il mondo e confermato in più di 300 pubblicazioni.
I ricercatori hanno scoperto che le statine, farmaci comunemente impiegati per abbassare i livelli di colesterolo LDL, sono in grado di interrompere la progressione metastatica, inibendo l’espressione di MACC1 nelle cellule tumorali.
Le statine sono state valutate su diverse linee cellulari tumorali, con risultati favorevoli: tutti e sette i farmaci testati hanno ridotto l’espressione di MACC1 nelle cellule, seppur in misura diversa.
I ricercatori hanno quindi somministrato le statine a topi geneticamente modificati con una maggiore espressione di MACC1, sopprimendo in modo completo la formazione dei tumori e delle metastasi negli animali.
I benefici sono continuati negli animali anche dopo aver ridotto la dose animale a una dose equivalente a quella somministrata negli esseri umani.
Ricercatori dell’Università della Virginia ( Stati Uniti ) hanno anche esaminato i dati su un totale di 300.000 pazienti a cui erano state prescritte statine; questa analisi ha trovato una correlazione. I pazienti che stavano assumendo le statine avevano solo la metà dell’incidenza di tumori, rispetto alla popolazione generale.
Nonostante i dati siano incoraggianti, non è attualmente consigliata l’assunzione di statine come misura preventiva oncologica.
Gli studi sperimentali e l’analisi dei dati retrospettivi saranno ora seguiti da una sperimentazione clinica; solo dopo sarà possibile affermare se le statine prevengono o riducono le metastasi nei pazienti con un’elevata espressione di gene MACC1. ( Xagena2022 )
Fonte: Clinical and Translational Medicine, 2022
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